Campo di concentramento di Terezin, un viaggio per non dimenticare.

Una calda estate del agosto del 2014 ho preso un autobus che da Praga mi ha condotto a Terezin, una piccola cittadina a 60 km dalla capitale ceca.

Perchè Terezin ? Per una visita, una visita del dolore, un dolore cieco, silenzioso, ma onnipresente, forte, impossibile non vederlo, una visita al campo di concentramento di Theresienstadt, per alcuni studiosi denominato solo come ghetto di Terezín , è stata una struttura di internamento e deportazione usata dai nazisti ,essa è nota per aver concentrato nel campo omonimo i maggiori artisti ebrei dell’epoca, e vide anche una forte presenza di bambini.

Campo di concentramento di Terezin
Campo di concentramento di Terezin

 

Presentato dalla propaganda nazista come esemplare insediamento ebraico, altro non fu che un luogo di raccolta di prigionieri da indirizzare soprattutto ai campi di sterminio di Treblinka ed Auschwitz. Su un totale di «155.000 ebrei passati da Theresienstadt fino alla sua liberazione l’8 maggio1945: 35.440 perirono nel ghetto e 88.000 furono deportati» per essere eliminati.

Terezin fu uno del tanti luoghi della follia omicida assassina nazisti, un luogo tristemente famoso come Auschwitz, Breitenau, Dachau e tanti altri.

 

Campo di concentramento di Terezin
Campo di concentramento di Terezin

 

Fu un esperienza molto significativa per me, camminare nel silenzio di questo campo, in questo posto si può sentire ancora l’odore della morte e del dolore, è una sensazione che ti colpisce violentemente nel profondo.

Credo fortemente che ognuno di noi almeno una volta nella vita dovrebbe visitare un campo di concentramento per rendersi conto del dolore che si provoca “quando si ritiene che una persona sia diversa da noi” e capire che il male esiste veramente.

 

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