Mostafa Abdelaziz Aboulela, aveva 19 anni, ed è morto a Bolzano a causa del freddo.
Era egiziano ed era arrivato in Italia nel 2019 dopo un anno di permanenza in Francia dove era arrivato attraverso la rotta balcanica.
“Era venuto in Italia per cercare di aiutare la sua povera famiglia in Egitto. Era fuggito da qui per darci un futuro. la nostra famiglia è povera, voleva renderci la vita più facile, ma ha messo a repentaglio la sua” racconta il fratello Mohamed Ahmed.
La notte del 9 dicembre a Bolzano faceva molto freddo, la temperatura era sotto lo zero.
Mostafa dormiva in strada e non ha resistito a quel freddo.
È morto di freddo sotto il cavalcavia ferroviario di Via di Vittorio, nella zona industriale della città.
Aveva fatto richiesta nei dormitori cittadini per un posto dove poter dormire ma gli è stato negato perché erano tutti pieni.
Il giorno prima di morire si era presentato all’Infopoint di Volontarius e dopo essersi registrato gli è stata consegnata una coperta. Davanti a lui c’erano più di 160 persone in lista d’attesa per avere un posto al caldo.
Solo e abbandonato come un oggetto usato da gettar via, così è morto questo ragazzo.
Morire di freddo è una vergogna infinita.
È l’ennesima tragedia della povertà.
L’ennesima tragedia degli invisibili.
Purtroppo il mondo non è un posto per poveri e indifesi.
E noi dovremmo urlare e soprattutto per un mondo più giusto.
“Se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo”
Fabrizio De André