Ennesimo femminicidio in Italia.
Ha confessato Massimo Sebastiani, l’operaio 45enne scomparso dal 25 agosto scorso e accusato di aver ucciso l’amica Elisa Pomarelli, 28 anni. E nella notte c’è stato un secondo arresto, quello del padre della ex convivente dell’omicida, Silvio Perazzi, accusato di favoreggiamento: avrebbe aiutato Sebastiani a nascondersi. La cattura dell’omicida Sebastiani è stato catturato ieri sui monti del Piacentino. Grazie alla sua confessione, è stato poi trovato il corpo senza vita di Elisa Pomarelli.
Il cadavere era in un’area boschiva nel comune di Gropparello, nel Piacentino. L’uomo è stato fermato per omicidio e occultamento di cadavere.
Elisa è stata uccisa da Massino Sebastiani perché era contraria alla proposta di fidanzamento dell’uomo.
Uccisa per un no.
Uccisa per aver espresso una sua libera scelta.
Uccisa dal maschilismo che non riesce a comprendere che la donna ha pari libertà di un uomo nel fare e nel pensare.
Finché l’uomo non capirà che un No di una donna è un rifiuto da accettare, la nostra società non si evolverà mai.
Ciao Elisa, ennesima vittima di un barbaro maschilismo.