
“La prostituzione minorile è un altro tra i reati più inquietanti che dobbiamo registrare perché vede come vittime bambine e bambini, anche di età compresa tra i 10 e i 13 anni. A Roma nel 2019 abbiamo aperto 31 nuovi procedimenti penali. E negli anni passati c’era stata un’impennata in questa materia dopo la vicenda delle cosiddette ‘baby squillo’”. Questo l’allarmante contenuto dell’audizione della pm di Roma Maria Monteleone di fronte alla commissione parlamentare di inchiesta per infanzia e adolescenza.
Sono in molti, in troppi che si muovono nell’ombra. Nell’illegalità. Lo sfruttamento della prostituzione è poi uno dei reati più diffusi a Roma, il dato più inquietante è rappresentato però dai 262 nuovi procedimenti penali aperti nel 2019 per il reato di pornografia minorile.
Violenza e sfruttamento sono le costanti attraverso cui la prostituzione dei giovanissimi si sta affermando come un business in crescita.
E’ assai penoso il dover constatare come – malgrado le disposizioni legislative che puniscono non solo il favoreggiatore e lo sfruttatore ma anche il semplice cliente che ha avuto un rapporto con una prostituta/o di minore età, e malgrado le deprecazioni sulla pedofilia nel nostro paese – la domanda di prostituzione giovanile non sia affatto diminuita anzi vada aumentando.