Amalia Bruni è una delle scienziate italiane più famose al mondo perché con le sue ricerche venticinque anni fa rese possibile individuare il il più comune gene dell’Alzheimer.
Dal 1995, anno della scoperta del gene, nel centro da lei diretto sono state fatte ricerche di rilevanza internazionale nell’ambito delle malattie neurodegenerative ed è unico nel suo genere in tutta Italia.
Eppure il suo centro sta per chiudere e licenziare buona parte dei dipendenti perché mancano i fondi. Succede a Lamezia Terme, in Calabria dove il Centro regionale di neurogenetica, diretto dalla scienziata Amalia Bruni, rischia di chiudere i battenti, perché non ci sono più soldi neanche per pagare il personale e quattro biologhe sono già andate via, dopo che sono partite le prime lettere di licenziamento.
La dura denuncia della scienziata: “Avremmo potuto concepire farmaci per combattere in maniera più sostanziosa la malattia, ma i nostri studi negli ultimi anni hanno trovato ostacoli che non ci permettono di andare avanti”.
Un qualcosa di inammissibile e scandaloso nell’Italia del 2020.