I miei libri

Amore: anima e corpo

Amore: anima e corpo, pubblicato in ottobre 2018 è la mia seconda raccolta di poesie.

Di cosa parlano queste poesie:

“Passione e desiderio, dolcezza e carezze, sguardi che vanno oltre la pelle, mani che accarezzano delicati sentimenti, ma anche ricordi e mancanza, malinconia di occhi persi, tutto questo è amore.

In queste mie parole troverete abbracci e sogni mai svaniti, mani che toccano labbra, la passione mischiarsi con il sentimento, rimorsi di parole mai dette, sguardi nascosti negli angoli più delicati del nostro cuore, passioni morte e passioni mai dimenticate.

Amare significa donare una parte di se stessi, un pezzo di noi che cederemo per l’eternità a un’altra persona.

Immobile

Le tue mani si posano gelide
su una coscienza di amanti spregiudicati,
foto sbiadite come rimorsi
riempiono di vento e sabbia i miei occhi,
labbra giacciono ferme sulle parole mai dette
pensieri muoiono sui ricordi mai nati.

Alba

Alba
il colore del desiderio,
dietro alle tende
due sospiri mai morti.

Un letto,
lenzuola intrise di parole
cuscini colorati
residui di notti mai finite.

Profumo

Il romanzo Profumo è un volume intimo, è l’agonia consumata lungo passi inconcludenti nelle notti insonni, in solitudini silenti che sanno di alcool e sigarette, per sentieri di corpi e di vite disordinate, lungo la scia di un profumo, di una allusione, di una sensuale provocazione.

Un libro in cui ciascuno può riconoscere e specchiarsi in un pezzo del proprio vissuto, grazie ad una narrazione in grado di tenere un passo emotivo elevatissimo, un ritmo incalzante dalla prima sino all’ultima riga.

Il personaggio del libro si muove tra la sua vita reale e meditazioni sull’amore, sulla poesia, sul vivere, sul mondo attorno a lui; si evince un duro distacco e una dura condanna dalla realtà e la ricerca di una libertà interiore che il protagonista racchiude nella ricerca di un  profumo mai esistito.

Alcuni estratti del libro:

Fuori il cielo era magnifico, libero da nuvole, appena velato nella parte inferiore da uno strato sottile di polvere luccicante, stelle a grappoli, e onde lievi a levigare il grande cristallo. Vedevo una luce lieve, suoni ignoti si liberavano nell’aria colma di profumi, il cielo era magnifico, i pensieri oscillavano nel vuoto, in istanti infiniti, irreali, ricordavo gli addii, io ero immobile davanti al mio bicchiere svuotato, fermo come un cristallo che si frantuma e si ricompone, io adesso ombra a ridosso dell’ombra, parvenza, lacrima del cielo, mentre la sera si cullava tra le mie braccia.
Aprii la finestra e buttai l’occhio distrattamente oltre il davanzale. La luce dei lampioni si sdraiava esile sulla strada e la solitudine correva lungo i marciapiedi.

 

La mattina giunse con un lieve ritardo profumato, le onde del vento piegavano il filo sospeso nel vuoto dei miei pensieri lontani.  Mi trovavo dalla mia amica Adele all’ultimo piano di un palazzo barocco. Non avrei creduto mai prima di allora che sarei stato capace di tornare, ma lei è rimasta sempre sicura che non avrei dimenticato nulla di noi. Sarà che il tempo langue il rimorso, pensavo seguendo la pioggia col dito del mio umore scrosciante. Erano passati quasi due anni, e tutto era rimasto così uguale, così immobile persino nelle forme che fisse lo specchio imitava dall’alto. Anche la curva dove indugiavo il mio respiro formava perfettamente lo stesso angolo morbido. Sublime.
Più la guardavo, più ritrovavo il sole di quel tardo pomeriggio d’estate in cui la incontrai nel profumo di un giorno irreale sotto il pianto azzurro-violetto del giorno morente. Il desiderio in un momento aveva già imparato il suo nome.

 

La pioggia bagna questa stupida città,nel bar mi siedo vicino alla finestra, mi sento in bianco e nero.
Davanti a me un bicchiere. Dentro la mia medicina. Un rum. Di quello buono.
Davanti a me ci sono un po’ di fogli. Alcuni hanno raccolto qualcuna delle idee che mi sfiorano la mente. Altri hanno raccolto un po’ di cenere. Altri niente.
Appese alla parete le immagini strappate a questo inutile mondo. Ma che lì, proprio lì appiccicate, trovano il loro significato. Fotografie in bianco e nero. Poesie per immagini.
È così che affrontiamo questa pazzia miei cari. È così che ci difendiamo dal muto vuoto che ci sta intorno. Parole ed immagini. Pensieri.

 

 

Paesaggi fantastici 

Il libro Paesaggi Fantastici pubblicato nell’aprile del 2016 è una raccolta di 44 mie poesie scritte in vari anni della mia vita.

In queste mie parole troverete situazioni immaginarie, irreali e attimi carichi di illusioni e fantasia.
Le mie poesie non hanno una trama lineare o ben precisa, o meglio, la trama è presente ma viene, a tratti, a mancare, lasciando spazio alla narrazione dei pensieri, degli stati d’animo e della ricerca di una libertà interiore.

Mi cullo tra le braccia di una notte solitaria
dov’è la trama della dolce fiaba diabolica?
L’infanzia, il peccato, dove trovo il loro significato?
Tra le pagine della mia poesia cala dolcemente la sera
i miei occhi sono primule delicate.

 

Ho inscenato il gusto della vanità
nel teatro della mia anima,
ho esibito il mio talento
nei malfamati ghetti dello spirito umano,
ho ricevuto gemiti di piacere.

Paesaggi Fantastici di Pasquale De Falco

 

 

 

 

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