Fiaba (Poesia di Pasquale De Falco)

Fiaba 

Appena l’idea fu pacata

ho visto tra la tela di un ragno

pietre preziose nascoste tra i fiori,

in un chiaro diluvio

fanciulle dagli sguardi pieni di malizia

si aggirano con favolosa eleganza.

Dalle nostre anime evaporano calde lacrime,

vedo la malinconia di un tramonto,

ascolto voragini di fuoco.

La folla può essere crudele,

in una notte d’estate

navigo il Lete

sono un Genio inconfessabile!

Il terrore dura un attimo

sibili di morte si odono nell’aria leggera.

Dov’è il tempo?

Ho mescolato il mio sangue con la sera

in un giardino di palme muovo la mia sorte.

La fiaba inizio con un racconto di ombre

e continuo con un effluvio di profumi.

Peter Pan seduce Morgana con vergini sguardi.

Quale strega suona le campana dell’oblio?

Cieli grigi di cristallo

vedo gesti fanciulleschi nel fango della strada,

dai castelli esce musica sconosciuta.

Fantasmi notturni cercano ragioni inquietanti

ho visto sogni di sofferenza

La vita, l’amata

nelle apparenze vedo i veli del risveglio

ho invaso l’immagine di un soffio di eternità.

Nel silenzio nascono atroci verità

un vento di diamanti illumina la mia anima,

derido l’uragano, l’ebbrezza e la ferita.

Voglio decorare l’Arte di un’antica commedia,

voglio dormire sotto alberi spogli,

voglio sognare una fiaba

che mi racconti la vita eterna.

 

 

Potete trovare questa poesie e altre nella mia raccolta Paesaggi Fantastici

 

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