Il coronavirus sta danneggiando le vendite della birra messicana Corona, soprattutto in Cina, per l’assonanza del nome.
È quanto ha reso noto il gigante delle bevande Anheuser-Busch InBev, che detiene anche il marchio di questa birra.«Per i primi due mesi del 2020 stimiamo che la diffusione del virus ha causato perdite dei ricavi per circa 285 milioni di dollari», ha comunicato la multinazionale, come si legge sui media americani. Il calo ha riguardato in particolare la Cina, sin dal periodo del capodanno cinese che è coinciso con l’inizio dell’epidemia.
Succede anche questo in tempo di psicosi, e a dimostrarlo sono innanzitutto i grafici di Google Trends. È infatti evidente come, nelle ultime due settimane, le ricerche mondiali dei termini «beer virus» e «Corona beer virus» siano aumentate in maniera esponenziale. I Paesi più attivi in tal senso? Nel primo caso Portogallo, Argentina e Paesi Bassi. Nel secondo Malesia, Danimarca, Romania e Taiwan. Pochissime ricerche invece in Italia.
In tutto ciò si denota una preoccupante scarsa capacità critica degli utenti che addirittura associano due mondi così distanti.