Ayrton Senna, moriva il primo maggio del 1994

Ayrton Senna amava questo suo pensiero:

Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere.
Sognare è necessario anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è
uno dei principi della vita.”

 

Ayrton Senna
Ayrton Senna


Erano le 14.17 e del 1 maggio 1994.
Gran Premio di Formula 1 ad Imola, Italia. 
La gara era al suo settimo giro quando si udì un gigantesco boato. I pezzi della macchina sparsi ovunque; il casco letteralmente sfondato da quel maledetto piantone dello sterzo; gli occhi sbarrati, privi di vita, in direzione del
nulla. Cadde un silenzio tombale su tutto il circuito e davanti alle televisioni di tutto il mondo.

Portato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Bologna, alle 18.40 il suo cuore cessa di battere.
Ayrton Senna era morto.
Aveva 34 anni.

Oltre ad essere stato tra i piloti più forti mai esistiti, Senna fu un uomo sensibile e dal cuore d’oro.
Dopo la morte si scoprì che la maggior parte dei suoi guadagni andavano in beneficenza.
Una beneficenza fatta sempre in silenzio.
Una beneficenza fatta con il cuore e mai per pubblicità.

Quel giorno Ayrton Senna moriva e la sua leggenda nasceva.

I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti la stessa possibilità.”

 

Se vi fa piacere potete effettuare una piccola donazione.
Andrà in beneficenza.



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